Preghiera della serenità

Dio dammi la serenità di accettare le cose che nn posso cambiare,
il coraggio per cambiare quelle che posso
e la saggezza di comprenderne la differenza.

sabato 28 febbraio 2009

tanto per nn perdere il vizio




questo è quello che dovrei fare con la lana blu, che ormai ho acquistato un mesetto fà da luisa.
ma il sacchetto con i gomitoli giace senza pietà nell'armadio, giusto per nn perdere il vizio di iniziare lavori e nn portarli a termine.
anzi, questo manco iniziato, ho fatto il campioncino, poi è stato abbandonato a sè stesso.
prima di iniziare devo fare il calcolo di quanti punti devo mettere perchè nn sono come questa modella, formato barbie!! purtroppo ogni tanto mangio, quindi sono un pò più in carne!!
mi sarebbe piaciuto finirlo per la primavera, ma dubito che quest'anno riesca a metterlo.
anche perchè, ho preso la lana blu, ma lavorarla di sera mi si stortano gli occhi!! al momento nn ci avevo pensato a questa difficoltà...mannaggia!! mi succedeva già dieci anni fà, ed infatti mi dissi, mai la lana blu o nera.
... probabilmente mi sono dimenticata.
ringrazio le amiche per il sostegno che mi hanno lasciato al blog di prima.
se per me fosse così semplice lasciarmi scivolare tutto addosso, o farci una risata, vi assicuro, vi assicuro che nn sarei quella che sono...tante volte ci ho provato, tante volte me lo sono ripetuto,
ma è come se la testa nn mi ascoltasse, che la mente mi lavori contro.
come dice vasco, nn si può smettere di pensare mai!!!
da noi, oggi è carnevale, rito ambrosiano.
lo auguro anche a voi, anche se sinceramente come festa nn mi è mai piaciuta.
comunque buona giornata a tutte.
Graziella

3 commenti:

Federica ha detto...

Scusa, non sono riuscita a passare a trovarti ultimamente...
Posso capire che la zia Abelarda sia venuta a stuzzicarti in un momento pessimo. Capisco pure che non sia facile farsi scivolare tutto addosso. Ma in fin dei conti i fatti possono molto più delle parole, no? La vegliarda non vede che i piercing di Elia? Peggio per lei: si perde la compagnia di un bravissimo ragazzo da cui avrebbe molto da imparare. Ma tu hai tutte le fortune: ce l'hai in casa! E hai pure il merito di averlo educato tu questo bravo ragazzo! E ti pare poco???? I commenti fuori luogo fanno male, ma il sorriso di un figlio così ci mette su un cerotto fantastico. Anche col piercing!
Se non hai tanto tempo per te, prova a ritagliarti uno spazietto mentre fai compagnia a Dario: siediti accanto a lui, e mentre chiacchierate sferruzza il tuo coprispalle... chissà che il tempo trascorso insieme sia finalmente un buon tempo.
Ti abbraccio forte forte forte...
fede

Valeriacrea ha detto...

Ciao Graziella, anch'io riesco a passare di rado a trovare voi amiche di blog, mi dispiace di vederti in una situazione di disagio così grande! Anche la famiglia di mio padre (zie, zii, cugini...) è composta da gente così! Io ho 27 anni, da dieci ho il pearcing al naso, ho un tatuaggio sulla schiena... e da allora ricevo occhiate strane, i miei si sono sentiti dire che ero troppo "evrsiva"... e io? Ho studiato, tanto, ho lavorato per gli altri, mi sono sposata, tutto senza mai uno scandalo, ma essendo me stessa grazie ai valori dati dai miei genitori, per i quali l'apparenza non è mai stata importante. Anche mia mamma si arrabbiava con quelle ziastre, e anche con mia nonna che, essendo la sorella, era un po' della stessa pasta. Guarda tuo figlio e continua ad esserne fiera, avere un figlio con una testa pensante e un cuore che pulsa d'amore è la cosa più bella che ci sia. E dopo anche tuo marito: qualcosa ancora da condividere forse ci sarà, no?

Graziella ha detto...

federica e vale
che belle parole mi avete scritto..quando ho letto zia abelarda mi è scappata una risata clamorosa!! e ancora adesso sorrido.
grazie, grazie davvero di cuore, persone così (parenti) nn sono capitate solo a me.minano la salute di tante altre famiglie, un pò mi consola...
grzie per i consigli di federica, di sferruzzare vicino a dario, può essere del tempo speso bene per me e per lui.
Un abbraccio a tutte e due.
Graziella